Pur non essendo obbligatoria, la riconciliazione bancaria, o riconciliazione contabile, è un’attività ben nota nell’ambito della gestione della tesoreria aziendale. Vediamo nel dettaglio cos’è la riconciliazione bancaria, come si fa e come si può velocizzare.
Cos’è la riconciliazione bancaria?
La riconciliazione bancaria non è altro che la verifica della corrispondenza tra contabilità e conti bancari. In pratica, è un’operazione periodica che si basa sul controllo dei registri contabili per accertare che corrispondano ai movimenti bancari in entrata e in uscita, registrati sull’estratto conto dell’impresa.
La necessità di questa attività è dovuta al fatto che molto spesso le operazioni vengono registrate dall’azienda in un momento diverso da quello in cui le stesse operazioni sono gestite dalla banca. Grazie alla riconciliazione dei saldi bancari è possibile individuare errori nei registri, ma anche scoprire fatture non pagate o ritardi nell’addebito o accredito di determinate transazioni. Il fine ultimo è essere sempre aggiornati sulla salute finanziaria dell’azienda e garantire che il saldo del conto corrente e quello dei registri contabili combacino.
La riconciliazione va di pari passo con la correttezza dei dati contabili, quindi andrebbe effettuata con la stessa periodicità con cui si redigono i documenti di contabilità aziendale, solitamente alla fine del mese e comunque almeno una volta l’anno.
Come fare la riconciliazione bancaria
La riconciliazione bancaria può essere fatta manualmente, tramite Excel o con appositi software. Soffermiamoci innanzitutto sulle prime due modalità.
Per effettuare la riconciliazione manuale è sufficiente stampare l’estratto conto bancario e confrontarlo con il libro mastro, i giustificativi dei movimenti di cassa e la riconciliazione precedente. A questo punto si procederà spuntando a penna estratto conto e libro mastro; qualora delle voci non dovessero combaciare, bisognerà indicarne le cause. Attenzione: talvolta le banche accorpano alcune voci negli estratti conto (come il pagamento degli F24); in questo caso, bisognerà provvedere a scorporare questi movimenti prima di procedere al confronto.
L’alternativa più diffusa è però la riconciliazione tramite Excel. Si tratta certamente di un ottimo strumento per gestire la cassa, ma non essendo automatizzato può comunque essere soggetto a errori umani, soprattutto se più persone lavorano allo stesso file, oltre a richiedere moltissimo tempo per la sua compilazione.
Ad ogni modo, Excel offre dei modelli già pronti che possono essere facilmente adattati alle esigenze dell’ azienda. Gli elementi che non possono assolutamente mancare sono: saldo iniziale, elenco dei movimenti (data movimento, data valuta, importo, causale, descrizione, dare, avere) esaldo progressivo. Tramite determinate funzioni contabili, si può poi confrontare l’estratto conto con il registro contabile in maniera abbastanza rapida. Eventuali correzioni andranno ovviamente riportate anche nella prima nota da condividere con il commercialista.
La riconciliazione bancaria automatica delle fatture
Esiste tuttavia anche una terza modalità che sta prendendo sempre più piede, ossia la riconciliazione automatica effettuata tramite appositi softwareche permettono di ridurre significativamente il lavoro manuale e, di conseguenza, il tempo dedicato a questa attività molto meccanica e facilmente ottimizzabile.
Sibill offre anche questa funzionalità. Collegando la piattaforma ai propri conti correnti e strumenti contabili, sarai in grado di effettuare la riconciliazione tra movimenti e fatture in maniera totalmente automatizzata. . L’utente non dovrà far altro che verificare la correttezza delle associazioni e, se necessario, modificare in piena autonomia la corrispondenza trovata. Inoltre, puoi riconciliare le fatture anche manualmente in pochi clic.
Le riconciliazioni bancarie sono solo una delle tante attività che si possono automatizzare e velocizzare con Sibill.
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